Una massa di roccia di 350 metri di diametro, del peso di 46 milioni di tonnellate, in orbita attorno al Sole. Un asteroide come tanti, ne grande ne piccolo. Eppure e’ famoso, perché un giorno passerà vicino alla nostra Terra, molto vicino… a soli 30 mila km, un’inezia in termini astronomici.
Ma non e’ l’unico asteroide che passerà, o che e‘ passato, vicino alla terra. Molti asteroidi, anche parecchio più grandi di questo, hanno addirittura colpito il nostro pianeta.
Ne sanno qualcosa i dinosauri, che devono la loro estinzione ad un asteroide di più di 10 km di diametro che, oltre al resto, ha pure creato il golfo del Messico.
Questo evento, datato 65 milioni di anni fa, ha lasciato chiare tracce fossili, come lo strato di detriti ricchi in iridio che si trova in tutti gli affioramenti dell’epoca. Ed ha anche permesso ai mammiferi, e quindi a noi, di dominare la terra.
Prima ancora, 250 milioni di anni fa, vi fu un’altra grande estinzione, che cancellò il 90 % delle specie allora viventi. E si teorizza che anche questa estinzione sia stata causata da un asteroide.
In tempi recenti, nel 1908, un piccolo asteroide, oppure una cometa, causò il famoso evento di Tunguska, di cui ho giàparlato in questa rubrica.
La nostra Luna mostra evidenti segni di innumerevoli impatti, alcuni remoti, altri recenti. Sulla terra, invece, i crateri vengono rapidamente cancellati dall’erosione del vento e della pioggia. Tuttavia sono ancora riconoscibili almeno 170 grandi crateri da impatto, testimonianza del fatto che eventi come quello che causò l’estinzione dei dinosauri non sono così rari.
Torniamo al nostro Apophis. La sua fama e’ anche dovuta a quanti lo hanno indicato come sicuramente destinato a colpirci nel 2029, anche se le più accurate previsioni definiscono molto improbabile la possibilità di impatto. Di Apophis conosciamo l’orbita, la velocità’, ledimensioni, ed e’ costantemente monitorato dal Minor Planet Center e dal Near-Earth Object program della NASA . Questi centri si occupano di raccogliere ed elaborare i dati di tutti i ‘NEO’, ovvero gli oggetti con orbite vicine alla terra.
Alla data del 8 Aprile 2011, sono stati scoperti 7971 NEO (questo link porta agli ultimi dati), di cui 824 di diametro di 1 km o più. 1217 di questi NEO sono stati classificati come PHAs, ovvero come potenzialmente pericolosi per la terra. Insomma, Apophis e’ in buona e numerosa compagnia!
Fortunatamente nessuno dei NEO conosciuti e’ sicuramente un pericolo, ma non si può escludere che domani se ne scopra un altro in sicura rotta di collisione…
Che cosa impedisce che un asteroide oggi (o tra un anno) colpisca la terra e ci faccia fare la fine dei dinosauri? Nulla. L’unico vantaggio che abbiamo su T-Rex e triceratopi e’ che almeno sappiamo che ci sono asteroidi in giro, e li possiamo identificare e monitorare. E sarebbe opportuno spendere un po’ meno in armamenti o in ‘grandifratelli’ ed un po’ di più in ricerca per darci maggiori possibilità di identificazione dei potenziali pericoli, in quanto le nostre possibilità di difesa aumentano quando aumenta il tempo a disposizione prima dell’impatto.
In altri termini, se domani scoprissimo che un asteroide killer colpirà la terra il prossimo ferragosto, non potremmo fare altro che sperare in un miracolo, mentre se avessimo 10 anni, o meglio ancora 20, qualche soluzione la potremmo trovare.
Per esempio, avendo molti anni a disposizione si potrebbe usare un satellite come ‘trattore’ gravitazionale. L’effetto sarebbe minuscolo, ma uno spostamento di pochi millimetri per un lungo tempo ci toglierebbe dal pericolo.
Con preavvisi brevi potremmo tentare di deviare il proiettile con esplosioni, con il rischio di cambiare un grande impatto con tanti più piccoli.
Il rischio esiste, ma fortunatamente abbiamo la possibilità di controllarlo!
Alla prossima
Da Il Novese, numero 16, Giovedì 28 Aprile 2011
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